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UbbaFile Under:
CinemaPubblicato:
04/12/2008 18:46
Questa è la prima puntata di quella che si preannuncia una serie di interventi piuttosto "acidi". La chiamerò INTRODUZIONE per ovvi e comprensibili motivi. Pronti, via…
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Sono allibito. E’ pazzesco! Non so voi, ma io è da anni che ho grandi difficoltà ad andare al Cinema, o meglio, ormai ci vado quasi solo di pomeriggio, quando riesco a liberarmi dai miei innumerevoli (non so se una quantità minore di 3 possa essere considerata INNUMEREVOLE…mah?) impegni. La sera per me è off limits, non parliamo poi delle serate di Mercoledì, Venerdì, Sabato o Domenica…vade retro!
Il problema è semplice, ma, a prima vista, irrisolvibile: la gente fa CASINO, ma non un po’, la maggior parte della gente viene al cinema per farsi completamente i stracazzi propri.
Ma per fare chiarezza, riporterò qui sotto la time-line cui il cinespettatore medio aderisce di solito. Il problema è semplice, ma, a prima vista, irrisolvibile: la gente fa CASINO, ma non un po’, la maggior parte della gente viene al cinema per farsi completamente i stracazzi propri.
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Ma per fare chiarezza, riporterò qui sotto la time-line cui il cinespettatore medio aderisce di solito.
Fase 1: Pubblicità pre-film
Attenzione misurata: stappo delle lattine, apertura delle patatine. Il tutto accompagnato da un naturale bordello (nei cinema con in posti numerati) dovuto a chi si siede alla cazzo creando un effetto a catena che costringe alla mobilitazione di quasi tutta la sala. Questa fase non mi infastidisce più di tanto, come è ovvio delle pubblicità non me ne può fregare di meno…lo spettatore medio comunque un minimo di attenzione la dedica alle pubblicità.
Sintetizzando:
soglia di rumore dei cinespettatori: 7,5/10
attenzione media dei cinespettatori: 7/10
soglia di incazzo di Ubba: 0,5/10
deterrenti che Ubba applicherebbe se gestore della sala: nessuno
Fase 2: Trailer pre-film
Attenzione in crescita, ma non troppo: le lattine continuano a venire stappate con frequenza regolare, gli ingordi hanno già finito i pop corn, i bambocci (se il film è per famiglie) iniziano già a fare domande a voce alta ai genitori su questo o quel film che uscirà, se il Cielo vuole la bagarre dei posti è stata risolta brillantemente. Il casino cala leggermente, ma anche qui ad Ubba non gliene può fregare di meno se non c’è un po’ di silenzio (diverso per Mic che adora i trailer…).
Sintetizzando:
soglia di rumore dei cinespettatori: 7/10
attenzione media dei cinespettatori: 7,5/10
soglia di incazzo di Ubba: 1,5/10
deterrenti che Ubba applicherebbe se gestore della sala: nessuno
Fase 3: Prima metà del film
Attenzione non superiore a quella dei trailers, anzi. Ci sono già le fidanzate/mogli (molto meno spesso i fidanzati/mariti...deve essere una cosa genetica) che non capiscono la trama e chiedono (sottovoce) lumi ai fidanzati/mariti che rispondono frettolosamente (e ad alta voce) perché non ne possono più delle 800 domande che mediamente la fidanzata tipo pone al fidanzato tipo nel corso di un film. Ci sono i ragazzini che saltuariamente urlano e i genitori che fanno finta di niente (perché poi?). Spiccano poi, in questa fase, i soggetti che si rendono conto che sono venuti a vedere un film pensando, non so, che fosse un horror quando invece è un film drammatico. Questi soggetti manifestano il loro stupore in vari modi: ci sono quelli che si mettono a litigare con gli amici o con la fidanzata, ci sono poi quelli che soffrono, tanto, ma tanto, in silenzio tenendosi tutto dentro. Infine ci sono, aimè, i TEENAGERS (Oh my God, i teenagers! Ma noi eravamo così ai nostri tempi?) che ogni tanto fanno la battutina idiota ad alta voce per fare colpo sulla compagna di classe al loro fianco; i loro amici idioti ridono ad alta voce per dimostrare al GGGruppo (Oh my God #2! Il GGGruppo! Ma erano così le compagnie ai nostri tempi?) che anche loro sono very very fighi e che sotto ai loro capi firmati anche loro hanno una personalità ben distinta e che, in definitiva, la compagna di classe in oggetto interessa pure a loro. La compagna di classe in oggetto, per inciso, non è minimamente interessata né al film né ai galletti nel pollaio, lei sta pensando se fare o no il provino per “Veline”; è indecisa tra quello e il “Grande Fratello”…ah, i giovani, che intraprendenza! A questo punto Ubba, che non è andato al cinema per rafforzare la propria incipiente misantropia, ma per vedere un film, è già sull’incazzereccio andante.
Sintetizzando:
soglia di rumore dei cinespettatori: 8/10
attenzione media dei cinespettatori: 6,5/10
soglia di incazzo di Ubba: 8/10
deterrenti che Ubba applicherebbe se gestore della sala: vedi sotto.
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Fase 4: Seconda metà del film
Attenzione? Cos’è l’attenzione? Un optional dell’ultimo cellulare uscito? Oh, dì, ma te cioè sull’Ipod ce l’hai già messa l’ultima canzone di Britney, quella dove lei cioè nel video canta tutta unta e bisunta cioè che figata oh cioè! Il teenager medio si presenta in queste condizioni allo snodo fondamentale del film (circa a tre quarti dello stesso)…ma andiamo in ordine: le fidanzate/mogli hanno smesso di fare domande perché hanno deciso che a sto punto non ci capiscono più niente, i relativi fidanzati/mariti ne sono felici, anche perché finalmente possono dormire in pace. |
I bambocci dormono, i genitori gioiscono; non hanno mai capito come devono educare quelle piccole pesti, ma quando esse dormono si sentono sollevati dalla responsabilità di genitore. In definitiva i genitori si godono il momento, in silenzio (meno male, almeno loro). Quelli che hanno sbagliato film o hanno lasciato la sala oppure iniziano parlare dei cazzi propri con gli amici, ovviamente a voce molto alta perchè OVVIAMENTE la sala tutta è interessata esattamente ai cazzi loro. I teeneger invece sono impazziti. Totalmente. L’ormone è partito completamente e non farà più ritorno. Urla e schiamazzi che neanche le scimmie in calore…ma non paragonateli alle scimmie, eh no, le scimmie non portano la cintura di Dolce&Sticazzana!
Sintetzzando:
soglia di rumore dei cinespettatori: 9/10
attenzione media dei cinespettatori: 4,5/10
soglia di incazzo di Ubba: 9,5/10
deterrenti che Ubba applicherebbe se gestore della sala: vedi sotto.
Per ora è tutto, cari lettori. Nelle prossime puntate della serie “Silenzio in Sala” affronteremo alcuni nodi fondamentali di questa dotta disquisizione quali:
- è successo davvero: in diretta dalle sale, l’homo sapiens in azione
- deterrenti che questo sito sostiene, propone ed incoraggia
- molto varie e molto eventuali
P.S. Le considerazioni fatte valgono solo per il 99,9% della gente che va al cinema perciò non preoccupatevi, voi che leggete rientrate sicuramente in quello 0,1% che gradirei avere al mio fianco durante la proiezione dell’ultimo film di Michael Mann.
Puntata N°2
Puntata N°3