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UbbaFile Under:
Mondo CrudelePubblicato:
04/01/2010 18:59
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Come tutti gli anni è arrivato Natale e con esso, puntuali come sempre, arrivano gli auguri di amici e parenti vicini e lontani.
E’ un bruttissimo momento, inutile nasconderlo, anche se oramai ci ha fatto il callo.
In primis mi preme sottolineare che nelle feste comandate non mi passa neanche per la mente di inviare SMS o qualsivoglia altra forma di auguri a chicchessia; questo per dire che non sono io il colpevole, quello che dà il via al teatrino degli auguri veri, finti o presunti.
Io questa cosa l’ho sempre subita e c’è stato un tempo in cui la “procedura auguri” mi metteva seriamente a disagio perché non sapevo se e come rispondere. |
La classificazione
Quest’anno ho deciso che questa tortura doveva finire e ho cercato dunque, come sempre, di affrontare la cosa in modo scientifico.
Una rapida analisi del problema ci permette di evidenziare diversi tipi di augurio, ma in questa sede l’accento verrà posto su due tipi di auguri che ci possono mettere in seria difficoltà:
Augurio generico da semi-sconosciuto
Descrizione: questo è l’augurio più odioso ed insopportabile. Si presenta tipicamente sotto forma di SMS dal contenuto generico del tipo: “Auguri a te ed a tutta la tua famiglia da parte di X”. Sostituite alla X il nome di un qualsiasi vostro conoscente di ultimissimo livello e capirete cosa intendo. In pratica trattasi di persone che spediscono gli auguri indistintamente a tutti i nominativi presenti nella loro rubrica del cellulare.
Il soggetto in questione potrebbe essere un personaggio cui avete dato il vostro numero per la ragione più insignificante; sta di fatto che per uno sventurato caso del destino siete finiti sulla sua rubrica.
L’esempio lampante l’ho avuto quest’anno, quando la sera delle vigilia di Natale mi sono trovato sul cellulare l’SMS di auguri del mio idraulico, che ad ottobre si è preso un centinaio di euro per un intervento da 20 minuti. “Auguri sto cazzo” mi è venuto subito da pensare.
Comportamento da tenere: facile comprendere come l’indifferenza sia l’arma migliore in questo come in molti altri casi della vita. La vera seccatura è che vi toccherà cancellare il suddetto SMS per evitare di trovarvi con la memoria piena quanto prima (gli SMS di questo tipo purtroppo sono i più numerosi).
Augurio generico da quasi-amico
Descrizione: è uno degli auguri che mi mettevano più in difficoltà quando ancora ero giovane e ingenuo. Il problema in questo caso è proprio dovuto al fatto che l’augurio è “generico” e l’augurio generico, si sa, non è un augurio.
Se mi vuoi fare gli auguri me li devi fare per bene. Probabilmente è l’augurio più triste; almeno per quanto mi riguarda trovo più benaugurante un po’ di sano silenzio piuttosto che una frase precotta.
Comportamento da tenere: Che fare? Rispondere? Non rispondere? Rispondere in modo “nominale” (“Auguri anche a te, caro X”)? Negli anni ho capito che rispondere in modo generico non ha senso (anche perché io per primo odio l’augurio generico) perciò se decidessi di rispondere dovrei farlo con un augurio personalizzato. Questo però striderebbe con l’augurio ricevuto: generico, appunto…dunque non rispondo.
La Soluzione
Come si sarà evinto dalla disquisizione di cui sopra il problema degli auguri nasce sempre e comunque dai dilemmi:
- Li faccio / Non li faccio?
- Rispondo / Non rispondo?
Ora, tralasciando il fatto che questa storia degli auguri è la manna per le compagnie telefoniche (mi immagino i dirigenti Omintel/Vodafone/Wind che ad ogni Natale/Capodanno si lanciano in festeggiamenti sfrenati a base di orge e champagne al solo pensiero dei soldi che faranno con gli SMS di auguri), la soluzione a tutti questi problemi sociopolitici (perché gli auguri sono un problema sociopolitico ed anche economico aggiungerei) è semplice e lineare, basterebbe fare così:
- Gli auguri sono Sottintesi: se a Natale X non riceve gli auguri da Y si assume che Y abbia pensato all’amico parente X. Basta il pensiero. STOP.
- Se X invece NON vuole fare gli auguri ad Y allora X dovrà mandare SMS/Mail/Whatever ad Y recante insulto verbale e spiegazione per i mancati auguri. Esempio:
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“Caro Y, quest’anno non ti faccio gli auguri perché…(giustificazione). Perciò, cara la mia testa di cazzo (almeno un insulto è d’obbligo), spero che l’anno prossimo ti porti solo sfiga e, se possibile, spero di non rivederti mai più. Fottiti (questo è opzionale, ma dà colore e dunque è consigliato). Cordialmente, X”. |
Quindi, cari lettori, niente più auguri.
Nelle occasioni festive limitatevi a qualche insulto ben direzionato e lasciate che il resto sia pace e amore per default.
Per ora è tutto.
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