Ubba + Il Conte "Crepa! EP"
2 Ottobre 2013, MusicReleaser ITALIA
Tracklist:
1) Bisca Matematica
2) Una Volta Conoscevo Un Notaio Che Poi
3) Desperate Man Blues / DDT
4) Preferisco Il Porno (Cinéma Vérité)
1, 2, 4 (Ubaldi)
3 (Fahey/Ubaldi)
IL DISCO NELLE PAROLE DEGLI ARTISTI
UBBA
Premetto che mentre scrivo queste note sto ascoltando i Morphine, ovvero la più
grande band di tutti i tempi. Ciò detto, 10 note su “Crepa!”:
1. “Crepa!” è a nome “Ubba + Il Conte” perchè questo disco è mio quanto
suo e, in un certo senso, ci siamo dentro entrambi.
2. Non esiste una linea comune che unisca i pezzi di “Crepa!”: abbiamo scelto
appositamente pezzi che fossero completamente scollegati l’uno dall’altro
per cercare di fare il disco più storto possibile. E’ per questo che vi trovate
uno strumentale impostato su chitarra a due corde, un pezzo di denuncia
sociale (!), la cover di un brano in fingerpicking del 1959 e una canzone sul
Porno (che poi in realtà è una canzone sugli alieni). La scaletta è stata
decisa dal Conte in un momento di lucidità (ovvero dopo 5 Guinness medie
e 2 bicchieri di Stravecchio).
3. In un mondo perfetto, “Una Volta Conoscevo Un Notaio Che Poi” sarebbe il
singol-ONE scelto per “Crepa!” (essendo un brano melodico e
commerciale). Tra l’altro non vorrei che il pezzo venisse equivocato, perchè
io ho grande stima dei notai. Ma proprio tanta! Il pezzo è la semplice
narrazione di un evento infausto. Ma proprio tanto infausto!
4. Ferzan Ozpetek? No. Il Cinema? Sì.
5. La storia che sta dietro a “Bisca Matematica” è piuttosto bizzarra. Cinque
alto.
6. Le orecchie di Bond meriterebbero un disco(rso) a parte.
7. La copertina del disco rappresenta quella che dovrà essere la mia lapide.
Mi dispiace che un chiaro atto di responsabilità civile come il richiamo alla
corretta manutenzione dei cimiteri possa essere male interpretato dai
passanti occasionali. Sono comunque sicuro che alcuni di loro capiranno
(nello specifico, quelli che si presenteranno dopo avere bevuto 5 Guinness
medie e 2 bicchieri di Stravecchio). Anzi...ci ho ripensato, crematemi e
gettate le mie ceneri in faccia ai miei amici. Come nel grande Lebowski,
però, a differenza del Drugo, gettategliele in faccia apposta e non per
sbaglio. E poi, dopo, tutti a bere!
8. Nello sfortunato caso in cui non possediate tutta la discografia di John
Fahey, provvedete a rimettervi in riga oppure vi mando Ferzan Ozpetek a
casa.
9. “Vedere le rondini che divampano dalle, gru sono momenti di alta
pasticceria” (L’Officina Della Camomilla, “Città Mostro Di Vestiti” dal disco
“Senontipiacefalostessouno”)
10.“You know, I think I am heroic in a failing way, for some of us it goes that
way” (Matthew Ryan, “Dulce Et Decorum Est” dal disco “VS Silver State”)
Meglio non potevamo fare,
buon ascolto
Ubba, Bologna 22 Settembre 2013
IL CONTE
Se il cuore potesse pensare, ne penserebbe naturalmente male.
Se il cervello potesse parlare, ne approfitterebbe per articolare tutto il proprio
disappunto.
Se l’intestino potesse ragionare, replicherebbe con una colica.
Se il fegato potesse riflettere, si sfogherebbe attraverso una crisi ipoglicemica.
Siccome, però, il cuore non pensa, il cervello non parla, l’intestino non ragiona e il
fegato non riflette (anche se sulle ultime due voci persiste qualche dubbio: mi
rimetto pertanto al parere degli esperti), può darsi che tutti e quattro i suddetti
organi apprezzino senza riserve il contenuto di «Crepa!», opera di fronte alla quale
il concetto stesso di “ingegno umano” appare relativo e, soprattutto,
relativizzabile.
Vorrei tuttavia rassicurare i potenziali, incauti e sventurati consumatori che hanno
osato spingersi fino a questo punto. Ci sono due buone notizie, e nessuna cattiva.
La prima buona notizia è che, molto probabilmente, Ubba e il Conte non faranno
mai più un disco assieme. L’altra buona notizia è che non ne faranno neanche
due separati (in realtà non posso garantire per Ubba). Rincuorati da tale
consapevolezza, possiamo tutti avvicinarci al 2014 con animo più sereno.
Sinceramente vostro,
Il Conte