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MicFile Under:
Strano ma VeroPubblicato:
28/11/2008 18:33
Permettetemi di rubare l’inizio di questo post da uno che di strani bizzarri eventi se ne intendeva. Lemony Snicket (di cui consiglio vivamente la letture della sua “serie di sfortunati eventi”) iniziò il suo primo libro così:
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“if you are interested in stories with happy endings, you would be better off reading some other book” (se siete interessati in storie con finali felici, fareste meglio a leggere un altro libro).
Nella mia versione italiana adattata a questo storia il mio inizio sarà: se siete interessati a semplici aneddoti su dipendenti pubblici e non, fareste meglio a cambiate blog. |
Questa infatti non è la semplice storia di un controllore con qualche problema che fa qualcosa di bizzarro e divertente. Questa è la storia in cui….
Mi trovavo a Roma per lavoro quel giorno e per motivi vari fui costretto a tornare verso Bologna con un treno invece della programmata macchina. L’ovvio risultato fu che tutti i treni erano pieni e mi dovetti fare il viaggio di ritorno in piedi tra un vagone e l’altro. Il Nulla (sì, quello di Fantasia) tra Roma e Firenze…poi arriva lui.
Lui, dal vagone di fianco, insieme ad una signora sui quaranta che si lamenta dell’assenza dell’aria condizionata. Lui, con modi umili apre lo sportellino del pannello controlli e inizia a studiare un po’ i vari pulsanti, come se non li avessi mai visti prima. Dopo un minuto di ragionamenti interiori, schiaccia un pulsante, parla con la signora e i due se ne vanno…
15 minuti dopo. Prato. La stessa scena si ripete con l’aggiunta di qualche minuto nella riflessione personale. A quanto pare il problema persiste. E tra un “qui esce solo aria calda” e un “e pensare che è il miglior treno italiano” ancora Lui. Schiaccia qualche pulsante, due, tre volte…poi cede. Si rivolge al vagone e dice: “dovrebbe essere tutto a posto”
5 minuti dall’arrivo a Bologna. Stessa scena. Lui, la signora, il pannello di controllo. Lui schiaccia qualche pulsante, pensa, schiaccia, pensa, pensa, pensa e schiaccia. Poi il lampo: si gira verso di me che gli ero in piedi dietro e dice, “Ma OFF vuol dire accesso o spento?”. Io, imbarazzato, perplesso, mi guardo con gli altri, imbarazzati, perplessi e rispondo in tono ma-sono-su-candid-camera “spento?!?”. Lui, in tono risolutivo, gaio, vittorioso: “Ahhhh”. Un ultimo click e… “wooooooooohhhh”.
Lui, il controllore Eurostar.