Sogno #1
Autore: Ubba
File Under: Divagazioni
Pubblicato: 08/01/2010 13:52

Stamane, al risveglio, ho pensato a Disneyland. Partendo da quella immagine sono andato ritroso e, un tassello alla volta, ho ricostruito il mio sogno notturno.
È una storia che merita di essere raccontata.

La spiaggia e le meduse

Il tutto ha inizio su una spiaggia. Sono con Marcella e decidiamo di fare il bagno. Iniziamo a nuotare e ci stiamo allontanando dalla riva quando ci accorgiamo che sotto di noi c'è un'infinita distesa di meduse. Marcella si spaventa e io le dico: “tranquilla tesoro, basta nuotare stando il più orizzontali possibile perché le meduse sono a circa un metro di profondità per cui se rimaniamo piatti sulla superficie non c'è pericolo”.
Così facendo iniziano nuotare verso riva e guardando in basso sott'acqua notiamo come le meduse si muovano come un banco di sardine: tutte all'unisono e con improvvisi cambi di direzione. Riusciamo a raggiungere la riva e ci riposiamo per un po’  sul bagnasciuga. Una signora di mezza età esce dall’acqua ridendo: “ahahah non mi hanno preso ahahah”.

Siamo stanchi prendiamo le nostre cose e andiamo a casa. Affacciandoci dalla finestra vediamo degli elicotteri con delle enormi reti che si abbassano sul mare: stanno  pescando le meduse. Uno di questi elicotteri passa sopra alla nostra casa ma vola troppo basso e quindi la rete piena di meduse ci entra in casa dalla finestra e si parcheggia sul divano. Mi avvicino e noto che le meduse sono molto grosse e colorate. In particolare hanno la forma dell’abatjour che ho sul mio comodino. Alcune sono blu altre verdi, ma rimango di stucco quando noto che su quelle rosse ci sono disegnati degli ideogrammi giapponesi in giallo.

Strabiliato da quella che potrebbe essere una scoperta scientifica clamorosa prendo la macchina fotografica digitale, ma quando provo a scattare una foto la macchina si inceppa. Mentre cerco di riattivare la macchina mio padre entra prende la rete con le meduse e la porta via. “No babbo, aspetta…” dico, “le devo buttare via” dice lui e scompare.

Londra, fine ‘800

Sconsolato per non essere riuscito a fotografare le meduse rosse con gli ideogrammi giapponesi, esco dalla casa e mi ritrovo in strada.

Sono nella Londra scura e fuligginosa di fine ‘800.
Attraverso la strada e mi siedo sul marciapiede.
Vedo dei garzoni in abiti sdruciti che parlottano, un signorotto che cammina col bastone e una carrozza.
Sono estasiato perché sono nella Londra di Sherlock Holmes e decido di immortalare la scena con la mia macchina fotografica.

La tiro fuori dalla tasca, inquadro la scena e scatto la foto mentre una carrozza trainata da due cavalli neri fa capolino all’ingresso della via. “Perfetta” penso, “Perfetta”…ma mi accorgo subito che la foto non è venuta: la macchina fotografica si è bloccata.
Ne ripristino il funzionamento e riscatto la foto. Stavolta è venuta e la guardo sullo schermo, ma purtroppo proprio mentre scattavo una macchina sportiva della mia epoca (non ricorso il modello) è entrata nel campo visivo.
La foto fa schifo: è la Londra di fine ‘800 con in mezzo una macchina sportiva di un secolo e mezzo dopo.
A questo punto mi alzo in piedi, mi giro e vedo una torre altissima. Non so perché, ma penso: “Wow, è la torre Sud, quella crollata ai primi del ‘900. Incredibile!”. Mi incammino verso la torre, voglio visitare il monumento storico.
Si aggiunge mio padre, ma prima di arrivare giriamo in un vicolo ed entriamo in un portone.

Disneyland

Una volta dentro ci troviamo in quella che sembra una banca americana del 1930. Ci sono 5 sportelli e un bancone, 6 impiegate  e molti clienti; tutti vestiti come se fossimo nel 1930.
Realizzo di essere lì perché io e mio babbo vogliamo andare a Disneyland e quella è la biglietteria.
Vado verso uno degli sportelli, ma leggo che non accettano pagamenti col Bancomat, per quelli c’è il bancone, così mi metto in fila per acquistare i biglietti al bancone. La fila è lunghissima e dietro di me ho una signora corpulenta sui 45 con la madre settantenne.
Mio babbo mi dice che mentre io faccio la fila lui va all’ingresso di Disneyland a chiedere informazioni e scompare.

Dopo un’attesa interminabile arriva il mio turno, ma mentre prendo il portafogli la signora corpulenta con la madre settantenne mi passa davanti. Faccio finta di niente, ma mi riprometto che una di queste volte mi incazzo sul serio perché sono stufo che in questo mondo tutti cercano sempre di mettertelo in quel posto: anche le signore corpulente sui 45 con madre settantenne al seguito! Non c’è più religione!
Un attimo dopo sto godendo come un riccio mentre mi gusto la seguente scena:

Signora: “Due biglietti per favore”

Impiegata: “Mi dispiace, non glieli posso dare perché siete due donne. Se diamo i biglietti sempre e solo alle donne poi dentro al parco divertimenti ci saranno solo donne e non è bello.”

La signora barcolla stupefatta stropicciandosi gli occhi e l'impiegata ne approfitta per affondare il colpo decisivo.

Impiegata: “Signora, si immagini il ballo dopo cena con tutte donne. Non va bene. Eh nonono, non va mica bene”.

Indignata la signora afferra la madre settantenne e se ne va lasciandomi campo libero.

Come mi avvicino noto che l’impiegata ha una faccia cattivissima e un nasone enorme da befana (ma enorme!) e gli dico:
“Senta, ma di fianco a Disneyland c’è anche un altro parco divertimenti vero? Se faccio il biglietto per tutti e due i parchi quanto mi costa?”, pensando che sono già le 5 di sera e se entro ora non riuscirò a fare tutti i giochi, mannaggia.
Di punto in bianco l’impiegata/befana si arrabbia ed inizia ad urlare:

“E che ne so io? C’è scritto fuori! Esca e guardi cartellone che c’è fuori! Vada Via! Si levi dalle palle!”

Per qualche secondo farfuglio stupito, poi decido, contrariamente a quanto faccio di solito, di rispondere per le rime perché mi sono stufato di essere trattato a pesci in faccia senza motivo.

“Senta, si fotta. Le ho chiesto un’informazione. E’ il suo lavoro. Ma forse doveva fare la troia da sbarco, cara la mia stronza”.

Mi giro per andare via e noto che 2 impiegate sono dalla mia parte, mentre le altre 3 si schierano con la megera dietro al bancone. Esco in strada e, dalla cima di una collina, mi raggiunge mio padre e mi dice: “andiamocene, sono scortesi e maleducati”.

Ci avviamo lungo la strada circondati da un manipolo di persone che sbraitano: sono le 6 impiegate della biglietteria/banca e io non riesco più a distinguere quali mi difendono e quali mi insultano.
Giunti al termine della strada giriamo a destra.

Mi sveglio.
Cazzo che trip.

 

Commenti

Autore: Ubba

Risposta pubblicata il 11/02/2010 20:19

ahah, mitico Pietro.
grandi ricordi!


Autore: Pietro Balivo

Risposta pubblicata il 07/02/2010 21:13

Ciao Ubba come stai... il tuo ex tamburo rullante, mi mancano Billy e Margo. Pietro il tamburello jazz.


Autore: GBU

Risposta pubblicata il 21/01/2010 21:02

Hai un Padre che tra l'altro è laureato anche in Psicologia.
Diceva Froid
"Quando l'antagonismo di Edipo si tuffa nelle meduse, non ha scampo (o scampi?)"
Cmq qui c'è l'interpretazione professionale:
DisneyLand è tua madre, la banca tuo padre, le impiegate pazze sono le tue zie.
Quindi:
zie fa 20, padre fa 3, ma il tuo è grasso e quindi si mette 6, madre vuole 56.

Terno secco sulla ruota di Londra.

In alternativa va bene anche quella di Napoli, ... ma ricorda "Nel dubbio gioca coppe".


Autore: Cris

Risposta pubblicata il 09/01/2010 17:16

troppi film, vedi troppi film, poi la notte ti si rimescolano tutti dentro.diagnosi : sovraffaticamento da immagini


Autore: Ubba

Risposta pubblicata il 09/01/2010 12:10

Sogno effettuato durate la notte.
Ricordo affiorato al risveglio.
Almeno questo è quello che penso sia successo, la certezza non posso averla.


Autore: cris

Risposta pubblicata il 08/01/2010 21:49

gu, quante ore hai dormito per fare un sogno così lungo? non so che dire, dovrò rileggerlo più volte...ma tu, da sveglio, sei andato a ritroso...è un sogno che hai fatto dormendo o sognando a occhi mezzi aperti e mezzi chiusi? pensaci, è importante.


Autore: Silvano

Risposta pubblicata il 08/01/2010 14:15

Hai cambiato pusher oppure hai semplicemente mangiato a cena fagioli con le cotiche?


Autore: laura

Risposta pubblicata il 08/01/2010 14:04

che trip davvero!!!


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OHOHOH
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