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UbbaFile Under:
Fuori LuogoPubblicato:
15/12/2008 19:10
| Nel 2002 uscì un bellissimo film dal titolo “Confessioni di una mente pericolosa”. Il film narra la storia (romanzata) di Chuck Barris, un notissimo conduttore e produttore televisivo statunitense che inventò una miriade di format televisivi, tra i quali “il gioco delle coppie”, “tra moglie e marito” e “la corrida”. Chuck Barris è uno di quegli individui che non smetterò mai di stimare, avendo egli costruito una fortuna sull’idiozia della gente (ma questo è un discorso che affronteremo in altra sede). Il regista del film è Gorge Clooney, che compare anche come attore. Bene, fine della lezione di cinema, anche perché l’argomento di questo post non è la disanima del film in questione. |
L’obiettivo di questo post è offrire qualche spunto di riflessione interessante sulla società in cui viviamo, partendo da alcune osservazioni relative ad alcuni spettacoli televisivi…è per questo che siamo partiti dall’inizio, o meglio, dall’incomincio: Chuck Barris.
Chuck Barris fu ammirato e odiato da generazioni intere di teledipendenti e sociologi, perché portò la TV al livello della gente, in tutti i sensi; in un qualche modo fu il precursore del trash in televisione, ma in fondo con i suoi shows non faceva altro che dare alla gente ciò che la gente voleva. I programmi che inventò e portò al successo (poi replicati in tutto il mondo in mille diverse forme) rappresentavano in qualche modo il becero narcisismo tipico dell’uomo medio, felice anzi, entusiasta, di venire messo alla berlina nei suoi Warholiani 15 minuti di notorietà. Ecco allora le coppie che si accusano in TV, che litigano, ecco i fenomeni da baraccone che rimangono in mutande, che si “esibiscono” per il pubblico ludibrio. TV spazzatura insomma, una invenzione geniale, dare a Cesare quello che è di Cesare. Guardate, io non ho nulla in effetti contro la TV spazzatura, tanto alla fine c’è sempre il telecomando per cambiare canale, o, meglio, spegnere la TV. E’ per questo che mi piace l’idea di Chuck Barris, ovvero svilire pubblicamente il genere umano nella misura in cui esso apprezza questo svilimento.
Da lì in poi una messe di programmi televisivi culturalmente umilianti ha spopolato nelle TV di tutto il mondo, ci si è inventati di tutto per rincoglionire il Sapiens; oggi si è arrivati al Grande Fratello, ma non c’è mai fine al peggio e, onestamente, io fremo per sapere quale sarà la prossima frontiera del Trash (per poi cambiare canale, ovviamente).
Ma torniamo al titolo del post: per aumentare l’audience gli autori televisivi in questi ultimi 50 anni si sono inventati di tutto e di più. Nell’ambito dei giochi a premio che meno insultano l’intelligenza del Sapiens vanno ricordati decine di giochi a Quiz da Lascia o Raddoppia in poi. In questo settore ci si è sbizzarriti in tutti i modi possibili: e gira la ruota, e compra la vocale, e l’accendiamo, e usa l’aiutino?, e la telefonata a casa, e su e giù insomma. Mille sfaccettature, mille lati della stessa medaglia; in buona sostanza se il concorrente vuole vincere dei soldi deve SAPERE o SAPERE FARE qualcosa, qualsiasi cosa.
Sintetizzando abbiamo dunque due filoni:
- giochi a premio basati sulla cultura/Abilità dei concorrenti (Ubba è indifferente a queste trasmissioni TV)
- giochi per cerebrolesi in cui vince il concorrente che ha meno remore ad umiliarsi di fronte a milioni di persone (Ubba prova grande rispetto per gli autori e una schifata indifferenza per i partecipanti e gli spettatori)
questi sono (erano) le de principali famiglie di giochi televisivi, ma oggi, signore e signori, oggi c’è il GIOCO DEI PACCHI!!!, c’è “Affari Tuoi” e Ubba, essendo fidanzato con una bellissima ragazza lucana, è costretto a guardarlo quasi tutte le sere (per chi è nato sotto Roma è un appuntamento imperdibile quasi quanto “Un Posto Al Sole”). I pacchi cazzo, i fottuti pacchi cazzo!
Allora, premetto che la trasmissione non è indecente, nel senso che è mediocre e quando la guardo mi viene voglia di morire, ma in fondo c’è di peggio. Visto il successo enorme che ha questa trasmissione, in questa sede la considerazione che voglio fare (e doveva essere 50 righe più su, ma mi sono un po’ dilungato) è questa:
dopo che per 50 anni gli autori televisivi si sono spremuti per inventare mille giochi diversi per fare in modo che a vincere il premio sia chi si distingue in qualche modo (che sia chi risponde prima ad un Quiz o chi riesce a prendere più frustate dalla moglie inviperita) si è scoperto che il vero segreto del successo è fare in modo che le abilità individuali (chi sa di più, chi è più stupido, chi si umilia di più) non contino nulla. Nulla! L’uguaglianza signori e signore, è quello il segreto del successo.
Al gioco dei pacchi tutti sono uguali, tutti hanno la stessa opportunità di vincere, nessuna abilità è necessaria. Conta solo ed esclusivamente la fortuna. Che sia così o no è cosa irrilevante perché questa è la percezione; la dimostrazione è che, anche se negli ultimi tiri sarebbe importante fare considerazioni statistico/strategiche, la stragrande maggioranza dei concorrenti va avanti solo ed unicamente con la cabala. In sostanza, il concetto è che il gioco che ha più successo di tutti è quello che non richiede al concorrente di distinguersi dalla massa. E’, in effetti, un gioco capitalista/comunista/popolare, se riuscite a capire quello che intendo dire.
Bè, dal punto di vista sociologico è stata una rivelazione per il sottoscritto e mi ha fatto imparare molto sul Sapiens.
In conclusione però, cari lettori permettetemi di dire una cosa: la TV fa schifo, ma mio nonno mi diceva sempre che “se fai una cosa la devi fare bene, se no è meglio che non la fai”…tra l’altro devo trovare ancora una sola persona cui il proprio nonno NON abbia detto questa frase che, in effetti, è un grande classico al pari di “domani è un altro giorno”.
Con questo cosa voglio dire? Se la TV deve esistere bè, DEVE fare schifo perciò tenetevi questi maledetti pacchi e ridatemi Chuck Barris e la sua umanità umiliata, ridatemi i giapponesi che si frustano ridendo (“mai dire banzai” ve lo ricordate), ridatemi i programmi in cui la gente si insulta e si sputa, ridatemi il gossip più becero, ridatemi Al Bano, ridatemi il trash perbacco! , ridatemi il Jerry Springer Show, ridatemi il concetto di “migliore” e di “diverso”, ridatemi il concetto di “peggiore”, ma per carità, rifuggiamo questo concetto di mediocrità a tutti i costi!
Anche perché, in fondo, io ho sempre il sacrosanto diritto e dovere di spegnerla questa dannata Televisione e una volta che l’ho spenta, mi piace pensare che lì dentro ci sia uno come Chuck Barris a prendere per il culo la gente.
Jerry Springer Show