Silenzio in sala: puntata N°2
Autore: Ubba
File Under: Cinema
Pubblicato: 30/03/2009 16:59

Eccoci giunti alla seconda puntata della serie Silenzio in sala (potete leggere la prima puntata qui).

Come già annunciato, il sottotitolo di questa seconda puntata è:
“è successo davvero - in diretta dalle sale, l’homo sapiens in azione”.

In questa sede ci concentreremo dunque fatti realmente accaduti o, per dirla col linguaggio della migliore tradizione horror…quanto segue è tratto da una storia vera…

Se la prima puntata gettava uno sguardo d’insieme sulla questione, avvalendosi di una puntuale Time Table, la seconda puntata si preoccuperà invece di scendere nell’arena, nella fossa dei leoni, presentando una serie di esempi di “vita vissuta”, di “fatti realmente accaduti” in sala. Per scrivere questo articolo il vostro inviato Ubba (oramai abituato a svolgere il suo mestiere in condizioni estreme) si è addentrato nei meandri delle buie sale cinematografiche per anni, sedendosi di fianco all’Homo Sapiens, ai suoi pacchetti di patatine ungenti, ai suoi figli urlanti, ai suoi cellulari squillanti, alle sue fidanzate domandanti…e questo signore e signori, con uno sprezzo del pericolo che gli fa onore; la fossa dei serpenti, la gabbia delle tigri sono nulla in confronto. Lì, al buio, circondato, nel tentativo di non farsi riconoscere dal Sapiens il nostro coraggioso giornalista si è mimetizzato, travestito, insinuato come una spia tra le fila del nemico assumendone forma e sembianze, assecondandone costumi ed usanze per passare inosservato come un’ombra (che poi insomma, un’ombra così da sola che gira senza essere incollata ai piedi di nessuno è un fenomeno che, in realtà,  potrebbe NON passare inosservato).

Cooooomunque…torniamo a noi, torniamo al pubblico che affolla le sale e concentriamoci su di esso e cerchiamo di capire
CHI viene al cinema
PERCHE’ viene al cinema
COSA FA al cinema
CON CHI viene al cinema
In calce ad ogni categoria troverete un FATTO REALMENTE ACCADUTO.

Categoria 1

CHI - teenager che veste firmato e ha il “cellulo” di ultima generazione. E’ questa la categoria peggiore e più esecrabile. Gli esemplari di questa specie si muovono in gruppo e attaccano solitamente le multisale nelle serate di Venerdì e Sabato rendendole inagibili ed inservibili alle persone normali. I gruppi sono solitamente composti da una decina di individui, equamente divisi tra maschi e femmine, tutti dotati di cellulari rigorosamente accesi e di vestiti rigorosamente firmati (fino alle mutande…ma dico io, come si fa a comprare delle mutande firmate qualcuno me lo deve proprio spiegare).

I gruppi a volte occupano intere file, altre volte il controllo della sala viene esercitato tramite una strategica disposizione a macchia di leopardo.

PERCHE’ - Il “teenager che veste firmato e ha il “cellulo” di ultima generazione” ha lo scopo dichiarato di venire al cinema per fare casino e dimostrare alle femmine del branco che la sua fase puberale si è conclusa egregiamente e l’adolescenza è solo un ricordo perché, baby, qui di fronte a te hai un vero maschiaccio che al cinema rutta e fa battute cafone ad alta voce, baby.

COSA FA -…appunto, di solito rutta e fa battute cafone ad alta voce. Alle battute, ovviamente, il resto del branco risponde con risatine diffuse.

CON CHI - Gli esemplari di questa specie vengono sempre in gruppo, sono inscindibili dal branco e, cosa forse ancora più inquietante, sono indistinguibili tra di loro. I teenager attuali sono talmente insicuri che si rifugiano nell’omologazione, la perdita d’identità all’interno di un gruppo è diventato l’unico, reale scopo da perseguire.

FATTO REALMENTE ACCADUTO -  Proiezione di “The Mist” di Darabount. Nella mia lucida follia sono andato (con Marcella) a vedere il film in una multisala il Sabato sera. Dietro di noi una fila di teenagers commenta il film ad alta voce per tutto il tempo: battute volgari, urla, schiamazzi che neanche in un asilo. Dopo un’ora mi giro e gli intimo il silenzio. Dieci minuti di calma, poi iniziano di nuovo. Aspetto 20 minuti, poi mi alzo, mi giro e mi arrabbio sul serio. Silenzio fino alla fine del film. Rissa evitata per questa volta, ma prima o poi capiterà.


Categoria 2

CHI - trent’enne con fidanzata. Questa è la tipica coppia di fidanzati/sposati che va al cinema per rilassarsi dopo una giornata di lavoro.

PERCHE’ - Lui va al cinema sostanzialmente per dormire, lei lo accompagna principalmente perché può soddisfare una delle esigenze principali delle donne tutte: fare domande inutili!

COSA FA - Lui, dichiaratamente sonnecchia, sovente russando. Lei rivolge continuamente domande assurde a lui.

CON CHI - E’ presto detto. Lui con lei, lei con lui.

FATTO REALMENTE ACCADUTO – In diverse occasioni mi è capitato di avere in sala gente che dormiva…rimane mitica quella volta in cui ero al cinema con Michele e il tizio alla sua destra continuava ad addormentarsi appoggiandosi sulla sua spalla russando…e ogni volta Mic si muoveva per farlo svegliare…il tipo si svegliava e dopo 5 minuti si riaddormentava cominciando di nuovo a russare appoggiando la testa sulla sua spalla.


Categoria 3

CHI – gli affamati e gli assetati. E’ un gruppo generazionalmente trasversale e pericolosissimo

PERCHE’ – perché a casa erano finite le patatine fritte e già che si doveva uscire, meglio andare in una multisala che si trovano pure gli hot dogs, le bibite giganti e le carammelline sintetiche di gomma.

COSA FA – sgranocchia, unge, stappa, innaffia la sala di liquidi ed odori il più delle volte aberranti e sintetici.

CON CHI – gli individui di questa specie vengono al cinema sovente da soli, più raramente riescono ad inserirsi e mimetizzarsi in gruppi numerosi.

FATTO REALMENTE ACCADUTO – Proiezione di “Changeling” di Eastwood. Di fronte a noi si seggono due amiche sulla trentina. Una delle due  mangia per tutto il film, nell’ordine: un hot dog maxi, un gelato, un popcorn jumbo, pacchetto di patatine…il tutto annaffiato da Coca-Cola jumbo.


Categoria 4

CHI – “Sì, pronto…sono cinema..no no non c’è problema dimmi pure…”. Anche questo è un gruppo generazionalmente trasversale e pericolosissimo.

PERCHE’ – bella domanda.

COSA FA – Tiene acceso il cellulare durante la proiezione, spesso con la suoneria accesa. Nel buio della sala, completamente indifferente del contesto in cui è inserito, il tipico individuo appartenente a questa specie riceve ed invia messaggi e, sovente, riceve telefonate alle quali risponde con noncuranza con la tipica frase: “Sì, pronto? Sono cinema..no no non c’è problema dimmi pure…”. Raramente, dopo avere risposto ad alta voce, si prende la briga di alzarsi ed uscire dalla sala; il più delle volte, comunque, continua la conversazione in loco.

CON CHI – con il proprio cellulare

FATTO REALMENTE ACCADUTO – Bè, chi non ha mai avuto di fianco uno di questi soggetti alzi la mano.


Categoria 5

CHI - Lo psicopatico.

PERCHE’ – perché è pazzo.

COSA FA – Si comporta da psicopatico.

CON CHI – con i fantasmi nella sua testa.

FATTO REALMENTE ACCADUTO – Ero al cinema con mio padre a vedere Harry Potter. Premetto che io ODIO Harry “vinco sempre io perché sono Mr. Perfettino” Potter, ma a mio padre piace (e pure a Michele), perciò a volte mi tocca andare a vedere questi orrendi film. Comunque: sabato pomeriggio, sala piena di marmocchi Potteromani, si spengono le luci e prima che inizi il film, dal fondo della sala parte un urlo fortissimo: “HARRY POTTER DEVE SOLO MORIREEEE”…il film è iniziato poi tra mormorio generale dei genitori accompagnatori e il pianto dei bambini. E’ stato un meraviglioso ed irripetibile momento di grande meta-cinema.


Ora cari lettori, sta a voi raccontare le vostre vicissitudini in sala, in attesa della terza puntata di questa serie che si concentrerà sui deterrenti che questo sito sostiene, propone ed incoraggia per ripristinare l’educazione, il rispetto ed il silenzio nelle sale cinematografiche.

Puntata N°1
Puntata N°3

 

Commenti

Autore: Pale (fratello)

Risposta pubblicata il 06/11/2009 15:05

FATTO REALMENTE ACCADUTO:

INT. NOTTE, Piccolo cinema di paese alpino
Sullo schermo scorrono le immagini di Gran Torino, la scena madre: Clint va a regolare i conti con la gang di Hmong.
Dietro di me 4 coppie di over 65, che fino a quel momento hanno distrutto i dialoghi del film con i loro commenti, riescono incredibilmente a capire che si tratta della scena madre del film e decidono di dare il meglio di sè.

LUI
Te lo avevo detto,ora tira fuori la 44 magnum e si vendica!

LEI
Noooo,lo uccideranno!

RUMORE (off) di una pioggia di colpi di arma da fuoco

LEI
Hai visto?!Avevo ragione io...poverino il prete,non ce l'ha fatta a salvarlo.

LUI
Guarda che NON è morto!

...

COMMENTO: Se non fosse stata la seconda volta che vedevo il film penso che avreste sentito questa storia ai telegiornali (anche perchè il paese alpino dove si è svolta è il tristemente famoso Cogne).




Autore: Silvia

Risposta pubblicata il 28/04/2009 13:59

Sugli over 60 ho avuto esperienze anche io..
(!!attenzione contiene spoiler!)
FATTO REALMENTE ACCADUTO: durante Million Dollar Baby, scena clou in cui lui riceve la telefonata del tentato suicidio di lei, la signora dietro di me se ne sbotta con un "ma quei telefoni non li fanno più da anni." Questa è stata la frase più significativa di una proiezione passata a commentare mobilio e tendaggi..



Autore: Mic

Risposta pubblicata il 31/03/2009 11:58

Categorie azzeccate..però te ne sei scordata una che, anche se meno presente delle tue citate, risulta essere alquanto fastidiosa e difficile da giudicare in quanto fuori dal proprio ambiente.

CHI: coppia over 65

PERCHE': mah, direi (per lo più) per provare a fare una cosa diversa dal solito. Mi immagino già le ore passate a guardare sul giornale i possibili spettacoli in giro e scegliere il film sulla base di pareri dei nipoti, bruno vespa e l'inserto Donna di Repubblica.

CON CHI: ognuno con la propria inelasticità mentale e anacronistica scala dei valori.

FATTO REALMENTE ACCADUTO: Londra (la cosa è internazionale), The Wrestler, la coppia 65+ marito-moglie di fianco a me, ha commentato ogni scena del film che includeva parti di nudo e/o combattimenti con commenti che hanno incluso "certe cose non le dovrebbero fare vedere", "(risatina del cazzo british) oh mamma mia" e "si dovrebbe ritirare".

...questa categoria tutto sommato comunque rimane meno dannosa delle altre perchè nelle fasi in cui nel film non succede niente che può essere commentato a livello etico e/o il film non presenta simbolismi eccessivi, la categoria in questione tende a rimanere in religioso silenzioso con nessun movimento percepito del corpo per l'intera proieizione del film.


Autore: GBU

Risposta pubblicata il 31/03/2009 11:40

Premetto:
io al cinema non vado quasi mai, se non per vedere Hanry Potter quando mio figlio (regalo di Natale) mi ci porta.
(Hem... forse sono riconoscibile in questo blog?)

Comunque:

Categoria n°0

CHI - L'intellettuoso cinefilo.

PERCHE’ – Perchè può osservare il mondo degli "Insapiens" nascosto nell'ombra di un posto senza ombre.

COSA FA – Sbuffa da record. Nel senso che se non è uno di quei fondamentali film che solo lui conosce con produzioni eccelse, e tecnologiche, e quel qualcosa di mitico che a lui pare così evidente, allora sbuffa.
Talvolta sommessamente con la bocca, spesso incisivamente con lo sguardo, sempre orgogliosamente con il pensiero.
Uno sbuffo umano e fortunatamente sempre pietoso verso gli Insapiens che non sanno, non vedono, non capiscono e quindi impropriamente chiedono, e maleducatamente vivono alla loro maniera quel prodotto per cui hanno pagato.

CON CHI – Solo. Nel senso che in effetti spesso qualcuno c'è accanto a lui, ma nel viaggio della conoscenza si nasce soli, si cammina da soli e si comunica da soli.

FATTO REALMENTE ACCADUTO – Pietosamente mio figlio intellettuoso cinefilo (che volete... capita!), come regalo di Natale mi aveva portato a vedere Hanry Potter, ...con il solito sguardo sbuffante.
Io ero triste perchè lo vedevo sbuffante e gli voglio bene.
Poi fortunatamente un lampo di gioia ha illuminato la sala buia: tra gli Insapiens qualcuno era stato toccato dalla luce ed ha gridato “HARRY ... DEVI MORIREEEE”.
Con gioia, lo ho visto finalmente felice.


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OHOHOH
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